mercoledì 9 gennaio 2008

Servizio di comunicazione per disabili, funzionerà?

In Italia hanno appena approvato il servizio per i disabili che non sono in grado di usare il telefono e tramite un SMS contattano l'operatore e questo contatta il servizio desiderato (medico, ristorante, e quant'altro), questo servizio permetterà di semplificare la vita a migliaia di persone disabili, sopratutto quelle affette da sordomutismo.

Intanto vediamo come andrà a finire, cioè se è un buon servizio supportato da gentili operatori o se sarà la solita bufala italica.
Negli USA è già presente questo servizio, in soztanza, ogni mese gli operatori telefonici addebitano una "tariffa di assistenza ai disabili" destinata a supportare un servizio denominato Ip-Relay.
Tale servizio consente ai sordomuti di effettuare telefonate utilizzando uno speciale sito web. In pratica funziona cosi: la persona disabile si collega ad un sito completamente gratuito (questo e' il link ad uno dei piu famosi, gestito dalla AT&T), inserisce il numero di telefono che desidera chiamare e digita il messaggio. Un operatore dell' Ip-Relay chiama il numero di telefono e legge il messaggio al destinatario. Si avvia cosi una conversazione telefonica in cui l'operatore si sostituisce al disabile. Le risposte del destinatario sono infatti digitate via tastiera dall'operatore e rispedite al sito web consentendo cosi al chiamante di interagire in tempo reale.

Tale servizio ha ricevuto parecchi consensi ma al contempo stesso ha generato numerose truffe.
Un'inchiesta di NBC News, andata in onda ieri mattina al Today Show ha mostrato come il servizio e' usato in maniera impropria da impostori, prevalentemente nigeriani, che si collegano al sito dell'IP-relay per effettuare ordini telefonici negli USA, utilizzando carte di credito clonate.
Tali abusi sono difficilmente rintracciabili dal momento che la FCC (Federal Communications Commission) impone che per tutelare la privacy degli utenti disabili, gli operatori telefonici non possano tenere tabulati del contenuto delle conversazioni e nemmeno dei numeri chiamati. Un'altra ordinanza impone che l'operatore ripeta fedelmente quanto digitato dal chiamante, qualunque sia la natura del contenuto. Cosi migliaia di commercianti statunitensi, convinti non solo che gli ordini siano autentici, ma anche di aiutare un sordomuto americano, restano truffati da impostori d'oltreoceano.

Non mi stupirei se in Italia ci sarà la stessa situazione truffaldina.


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